Curiosità sui regali fotografici natalizi.
Come ogni anno l’approssimarsi delle festività natalizie porta con sè la “corsa” al regalo per amici, parenti, familiari, collaboratori, etc… ma qual’è l’origine del regalo? L’usanza di scambiarsi doni affonda le radici in tempi antichi: alle strenne dei romani (ramoscelli di alloro consacrati che la gente si scambiava il primo giorno dell’anno come augurio di prosperità e di abbondanza). Per quanto concerne i regali di Natale occorre riferirsi al primo santa clous esistito nel 300 d.C., allorquando Nicola, vescovo di Myra, era solito fare regali ai poveri , nascondendoli nelle scarpe.La versione moderna di babbo natale ha origine proprio da lui. In seguito lo scambio di regali per Natale ha sempre più assunto un connotato religioso legato al cattolicesimo. Con il passare dei secoli e l’avvento della fotografia, ecco entrare in scena anche doni fotografici. Ricorderò sempre il suggestivo racconto di persone a me care che, tenendo in mano una vecchia fotografia di ritratto risalente a metà degli anni ’40, mi narravano con enfasi e non poca emozione i sacrifici e il percorso elaborato per ottenere quell’unica, preziosissima immagine che ritraeva il loro figlio e del dono a lui fatto. Oggi la fotografia è un bene usufruibile dalla maggior parte delle persone nella nostra società, ed ecco, quindi, che sempre più individui quando pensano ad un dono, soprattutto nei periodi speciali come il Natale , si orientano anche verso doni fotografici. Utilizzo volontariamente il termine dono perchè significa dare all’altro nel senso più pieno e profondo, coinvolge i sentimenti, anzi è un omaggio ai sentimenti. La fotografia è uno strumento potentissimo per fare ciò. I regali fotografici sono molti: servizi di vario genere e complessità, fototele, fotolibri, calendari, etc… tutti legati da un denominatore comune : far rivivere emozioni nel tempo. Un regalo fotografico può essere usufruito negli anni, raccontare storie, ma soprattutto, rende eterno un istante.